Orfani di Dark?
Giocate a morra cinese per decidere quale nuova serie Netflix guardare?
Preferite restare in Europa quando si parla di serialità?
Io l'avevo detto, ripetuto, confermato 1000 volte che chiunque fosse l'uomo dietro Dark avrebbe goduto per sempre della mia stima assoluta.
Ma siccome Baran Bo Odar non vuole campare di rendita, ha ben pensato di rimettersi al lavoro e chiedere a Mamma Netflix il permesso per rappresentare altre gigantesche fantasie che egli elucubrava da tempo, all'interno di una nuova serie tv.
Mamma Netflix, che ha mille difetti ma che scema non è, ha detto subito si dando l'ok alla nascita di 1899, serie tv che ricorderemo a lungo e che in questo finale di 2022 ci ha scombussolati e non poco.
Prima di tuffarvi nel caos, però, mettete un po' di ordine nelle vostre vite seriali con questi 2 classificoni:
1899, cosi come avvenne per Dark (qui la recensione), è un casino, un deliziosissimo casino.
Lo è dal punto di vista della trama ma anche (e questa è una grandissima novità) dal punto di vista linguistico.
L'idea di raggruppare un numero impressionante di personaggi all'interno di un luogo a suo modo asfissiante senza che il 90% dei presenti non potesse comunicare con gli altri a causa dell'impossibilità di verbalizzare i pensieri nello stesso idioma degli interlocutori, è stata un'idea geniale. Lo è stata in senso assoluto, lo è stata ancora di più in questa sede, in questo preciso show.
1899 è, di per sè, una serie che manda al manicomio. Aggiungere a tutto ciò dei dialoghi in multilingua in cui lo spettatore si aiuta e viene aiutato dai sottotitoli mentre i personaggi continuano a sbattersi per farsi capire dal prossimo senza che ciò avvenga è stato delirante ma, ancora una volta, delizioso.
La fatica con cui cercavano di esprimersi, di farsi capire ha assunto proporzioni devastanti negli ultimi episodi, quando la tempesta insorgeva impetuosa, i nodi venivano al pettine, la furia vendicativa di molti investiva alcuni e i poveri protagonisti cercavano, spaesati ed impauriti, risposte ai tanti misteri che erano, sin lì, sopraggiunti.
Tutto molto, molto bello.
La notizia della cancellazione della serie da parte di Netflix ha, sicuramente, depotenziato l'intera esperienza vissuta nella prima stagione, consapevoli che nulla potrà essere visto con gli stessi occhi ora che sappiamo che del domani vi è certezza e quella certezza si chiama "nessuna seconda stagione".
Resta, dunque, un dubbio amletico per me.
Ve la consiglio o no?
C'è stato solo un altro caso, da quando ho aperto il blog, in cui vi ho consigliato una serie cancellata alla prima stagione.
Si chiamava, e si chiama, High Fidelity ed aveva come protagonista la stupenda Zoe Kravitz. Qui trovate la recensione della serie Hulu.
Il motivo per cui vi spinsi a recuperarla, nonostante tutto, risiedeva nel fatto che, a prescindere da tutto, credevo valesse la pena tuffarsi in quella esperienza. Sarebbe stato meglio averne altre 10 di stagioni ma perchè privarsi di quell'unico ciclo di episodi se, comunque, l'esperienza era stata ottima?
Ecco, con 1899 siamo, più o meno nello stesso ordine di idee. La visione merita e vale la pena arrovellarsi il cervello ma...
Ma 1899 non è High Fidelity. Quest'ultima era leggera, basata totalmente sulla musica e scorrevole come poche. Non avere una degna conclusione creava dispiacere ma non disturbava l'esperienza in maniera dirompente.
Con 1899 il discorso cambia.
Dopo una stagione intera trascorsa a rincorrere un mistero enorme e a farsi 1000 pippe mentali, credo che lo spettatore medio voglia conoscere il cosa c'era dietro tutto. Vero?
L'ultimo episodio ci offre una grande rivelazione ma al tempo stesso rilancia verso qualcosa che non vedremo mai.
E dunque, varrebbe la pena recuperarla?
Sono in estrema difficoltà e quindi me la cavo cosi: recuperatela sapendo che la conclusione non c'è. Non l'avrete. Resterete "appesi".
Vi turba la cosa? Allora lasciate stare.
Il mare della serialità è enorme e se siete a caccia di un'altra serie cervellotica basta recuperare questo post dove ho raccolto quelle più astruse dell'ultimo anno.
Concludendo, e conscio di aver parlato di qualcosa che, forse non vedrete mai, 1899 si inserisce nel solco della serialità "darkiana" e si propone (o meglio si proponeva) come logica derivazione. Per gli amanti del mistero e della fantascienza in senso lato, 1899 rappresenta un prodotto da non trascurare, anzi da inserire nella watchlist immediatamente. La sperimentazione linguistica ed il meltin pot di attori provenienti da tutta europa crea un disagio sorprendente e carica lo show di una complessità e drammaticità che non lasciano indifferenti.
L'escalation che porta al finale è notevole e spesso ci capita di restare meravigliati e stupendamente perplessi di fronte ad alcune scene e questo testimonia quanto 1899 sia una serie da non trascurare affatto.
La cancellazione è stata un fulmine a ciel sereno, qualcosa che non volevamo assolutamente accadesse.
Un piccolo dolore seriale a cui, probabilmente, avremmo preferito rimediare con un tasto reset bello grande ed una gita in nave verso l'america della serialità.
Sviluppo Personaggi: 7
Complessità: 10
Originalità: 9
Autorialità: 7
Cast: 7+
Intensità: 7,5
Trama: 7,5
Coerenza: 6,5
Profondità: 7++
Impatto sulla serialità contemporanea: 5
Componente Drama: 8
Componente Comedy: 0
Contenuti Violenti: 4
Contenuti Sessuali: 3
Comparto tecnico: 6,5
Regia: 7
Intrattenimento: 8
Coinvolgimento emotivo: 8
Opening: 8
Soundtrack: 9
Produzione: Netflix
Anno di uscita: 2022
Stagione di riferimento: 1
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