Tra qualche istante, prometto, vi parlerò di Domina (e lo farò senza spoiler), la nuova serie tv Sky Original con protagonista Kasia Smutniak.
Prima, però, permettetemi di manifestarvi tutto il mio autocompiacimento e la mia gioia nel comunicarvi che questa recensione è in anteprima, grazie alla gentile concessione di Sky Italia che, da qualche tempo, ha fornito i primi 4 episodi della serie in anteprima a Nella Mente di un Serialfiller.
Sin qui nulla di nuovo per www.serialfiller.org.
La novità, sempre per pavoneggiarmi un po, è che questa mattina ho partecipato alla pressroom di Sky, in diretta zoom con cast, regista, sceneggiatore di Domina ed insieme a circa 100 testate giornalistiche italiane ed europee.
Alla conferenza c'erano, oltre alla protagonista Kasia Smutniak, anche altre 2 attrici del cast, la conosciutissima Claire Forlani (Vi presento Joe Black) e Colette Dalal Tchantcho (The Witcher). La regista Claire McCarthy, e lo sceneggiatore Simon Burke, hanno completato il parco dei protagonisti presenti alla chiacchierata, durante la quale, oltre ad un giro di tavolo iniziale, sono state fatte delle domande alle protagoniste e agli autori, domande poste da giornalisti ed autori di quotidiani e riviste notissime, da Movieplayer ad Hall Of Series, passando per Il Messaggero e La Repubblica.
Scusate l'attimo di esaltazione ma, come spero capirete, per me che son qui a scrivere part time, per passione, solo soletto, curando social e grafica (da migliorare ... lo so), SEO e contenuti, essere lì è stato quasi commovente.
Ma veniamo a noi e grazie a voi per aver contribuito a far conoscere questo sito e i suoi contenuti.
Parto con la sinossi, visto che in questo caso credo possa essere molto utile.
Domina è ambientata durante il regno di Augusto, primo imperatore romano, ma viene raccontata attraverso l’incredibile storia vera della moglie Livia Drusilla. Seguiamo Livia dal suo esilio fino al ritorno a Roma, determinata a riconquistare quel che le è stato sottratto. Ci riuscirà, brillantemente, sposando l’uomo che tutto le aveva tolto. Al compimento dei 30 anni, Livia ha recuperato proprietà, status e molto di più. Ma il suo amato padre, intanto, è morto combattendo per la Repubblica, contro lo stesso Augusto, che ora è suo marito. Ben presto Livia realizzerà che non basta prendere il potere, occorre essere in grado di tenerlo in pugno quando tutti gli altri lo bramano per sé.
Kasia Smutniak è Livia Drusilla, sebbene nei primi 2 episodi assistiamo a vicende legate alla giovane Livia, interpretata in quegli spezzoni da un'ottima Nadia Parkes (Doctor Who).
Domina è una serie sul potere e sulle donne.
Anche durante la pressroom è parso chiaro che a colpire gli addetti ai lavori fosse stato il racconto sul potere e l'accento posto sull'importanza delle figure femminili, dietro le quinte del senato e dietro le storie importanti di consoli e dittatori, senatori e patrizi.
Livia Drusilla è il totem scelto dagli autori per incarnare questi 2 aspetti.
La protagonista emerge come una donna multisfaccettata, talmente plurima, nel suo modo di affrontare il proprio destino, da essere indecifrabile.
Nel corso dei primi 4 episodi non sappiamo mai se empatizzare e parteggiare per lei o se, al contrario, augurarci che i suoi piani vadano a rotoli.
Da questo punto di vista, Domina, è una serie magistralmente scritta.
Scrivere di qualcosa sulla quale hai avuto la possibilità di "mettere le mani" in anteprima mondiale è difficile e allo stesso tempo foriero di una grande responsabilità. Non ci sono, al momento, recensioni o opinioni online (la serie uscirà il 14 maggio), nè sono emersi gli umori degli addetti ai lavori. In questo momento Domina potrebbe essere al tempo stesso un capolavoro o un disastro agli occhi dell'opinione di pubblico e critica.
Il giudizio è dunque molto più personale che in altre situazioni.
Devo ammettere che la prima metà di stagione mi ha lasciato un grande senso di spaesamento che non mi ha permesso di formarmi un'idea precisa.
Sono tantissimi i pregi della serie.
Ottima messa in scena, gran bel cast, scorrevolezza, personaggi ben scritti, tanta voglia di proseguire nella visione (e non è scontato), coraggio, 2-3 macro temi molto intriganti.
D'altro canto, però, la serie non ha lasciato quell'impronta che solo i giganti lasciano (prendi il recentissimo Anna di Niccolò Ammaniti) al primo passaggio. Non ho avvertito quell'effetto "wow" sulla scrittura e sulla messa in scena, pur avendole trovate ottime. Non ho trovato quel guizzo visivo che stavo cercando. Le performance attoriali tutte da almeno 6,5/7 in pagella, con qualche attore e qualche attrice che hanno sfiorato l'8, ma nessuno che possa avere Bryancranstonizzato l'attenzione. Bravissimi e bravissime tutte, a partire proprio dall'eccellente Kasia Smutniak, ma non c'è la performance dell'anno. La mancanza, poi, di azione, splatter, vera violenza, in totale rottura rispetto a prodotti come Rome o Spartacus che della violenza e del sangue ne hanno fatto una cifra distintiva, è stata, invece una scelta sorprendente ma che potrebbe risultare vincente.
Burke ha preferito distaccarsi da quel prototipo che vedeva l'impero romano come un coacervo di assassini e combattenti pronti ad uccidere cruentemente ogni avversario, favorendo un racconto improntato su risultati analoghi ma mezzi diversi. A muovere i cambiamenti, in Domina, non sono le lance e le spade ma le lingue, le trame, i rapporti di letto e i consigli segreti tenuti in stanze per pochi o in balia di corpi nudi.
Livia Drusilla, in questo senso, è una creatura che danza perfettamente tra la malvagità di decisioni ciniche e la purezza di ideali da far valere ad ogni costo.
Katia Smutniak mette in campo tutta la propria sensualità e duplicità per partorire un personaggio passionario ma freddo, intelligente e lungimirante, per il quale non sappiamo mai se tifare contro a favore, e questo, come detto è un grandissimo pregio.
In linea generale, noto in Domina delle sfumature che avevo già notato in Game of Thrones ed in House of Cards, non a caso 2 serie che, prima di ogni altra cosa, parlvano del rapporto fra gli uomini e il potere.
In Domina accade esattamente questo.
Livia, Gaio, Scribonia,Livio (Liam Cunningham), Agrippa flirtano continuamente col potere, in un pericoloso gioco che potrebbe decidere del destino proprio e di Roma tutta.
In definitva, non si può non notare e apprezzare l'ennesimo sforzo di Sky di produrre una serie tv italiana ed in Italia, che però possa raccogliere i favori e le critiche positive del mondo intero.
Il risultato è di indubbia qualità, sebbene lontano dai fasti produttivi di Romulus e dalla poesia di Anna, e di grande stimolo per tutta l'industria televisiva (ma direi anche cinematografica) italiana.
Il period Drama di Sky, riesce, inoltre, ad appassionare rispetto ad un'epoca storica, come quella romana, che è parte di noi, delle nostre radici, della nostra cultura e sulla quale, paradossalmente, sono state pochissime le produzioni intente a fare luce su figure, solo apparentemente di secondo piano, come quella di Livia Drusilla.
La ricostruzione storica accurata e l'arte del romanzare efficacemente le varie storyline legate ai personaggi principali, rappresenta un punto di forza non trascurabile.
L'anteprima alla quale ho assistito è stata, dunque, capace di calamitare la mia attenzione e di indurmi ad attendere i restanti 4 episodi con grande curiosità.
Ci ritroviamo fra qualche giorno per discutere della stagione nella sua totalità, sperando che i pregi mostrati vengano consolidati e i difetti sparsi qua e là vengano superati e limati nei restanti episodi.
Voglia di continuare a vederlo: 8,5
Voglia di consigliarlo: 7,5
Originalità: 6,5
Cast: 7,5
Comparto Tecnico: 7
Dove Vederla: Sky
Anno di uscita: 2021
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