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Deadwater Fell: David Tennant e una forte indagine sul e dentro il dolore

Non è stato avaro di grandi sorprese l'inizio di 2020.

Da Dispatches from Elsewhere ad I May Destroy you passando per Defending Jacob ed I Know This Much is true sono state tantissime le serie di medio - alto livello.

Dalla Gran Bretagna, ad esempio, è arrivata una miniserie in 4 episodi abbastanza sorprendente.

Deadwater Fell ha saputo sconvolgere raccontandoci una vicenda molto tragica e soprattutto riuscendoci a trasmettere un dolore lancinante o meglio a raccontare le pieghe più drammatiche e imprevedibili che un dolore, la causa e la conseguenza di esso, possano portare con sè.

Una madre ed i suoi 3 figli muoiono in un incendio. A salvarsi è solo il padre. Una vicenda di per sè tragica che assumerà ben presto contorni gialli come il thriller e rossi come il sangue.

Quella che nel pilot sembra essere "solo" una vicenda "nera" e sfortunata, un omicidio-suicidio per mano di una madre squilibrata e depressa, finirà per assomigliare sempre più distintamente ad un omicidio plurimo. Sarà proprio il padre Tom (un sempre incredibile David Tennant) a finire nell'occhio del ciclone e risultare il principale sospetto agli occhi della polizia ma soprattutto di amici e parenti increduli e drammaticamente rassegnati all'idea che tali nefandezze possano essere state commesse proprio da colui che tutti stanno compatendo per la perdita dell'intera prole e dell'amata moglie.

David Tennant sembra quasi ricollegarsi al ruolo assunto in Criminal, altra serie UK di grande impatto.

David Tennant è perfetto nell'incarnare la duplicità di un uomo travolto da 4 morti e al tempo stesso indiziato numero uno delle morti stesse.

Sua moglie Kate soffriva da tempo di depressione e l'uomo proverà sin da subito ad incolpare lei per quell'incendio, per quelle drammatiche morti.

Scavando nelle vite della famiglia si capirà ben presto che non tutto era come appariva. Deadwater Fell si mostra capace di rappresentare ma anche di incarnare il dolore, scavando e risalendo in quell'abisso di devastazione che precede e che consegue da un evento del genere.

Le indagini andranno avanti ma sarà soprattutto il dolore a crescere, negli amici, nei parenti, nelle forze di polizia. Deadwater Fell è soprattutto un indagine sul dolore, una certosina e sconvolgente rappresentazione di quanto un evento di questa portata possa distruggere a cascata le vite di tutti coloro si trovino coinvolti nella vicenda. Ci saranno soprese e plot twist ben costruiti ma soprattutto uno sviluppo dei personaggi degno di una grande serie.

La serialità britannica si dimostra ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, eccezionale nel suo saper innovare e rinnovare anche generi molto statici, anche attraverso piccolissime opere come questa.

Di Deadwater Fell sentirete parlare poco ma potrebbe valere un paio di ore del vostro tempo.

Se vi appassionano le indagini sul dolore, la depressione, la follia allora questa serie potrà regalarvi momenti altissimi, viceversa per chi è a caccia dell'intrattenimento a tutto campo questa serie rischia di annoiare e lasciare quel senso di tempo perso nella propria esistenza.

Per la serie, piccole perle dimenticate.


 


Sviluppo Personaggi: 8

Complessità: 6,5

Originalità: 7

Autorialità: 7,5

Cast: 8

Intensità: 9

Trama: 6,5

Coerenza: 7

Profondità: 7+

Impatto sulla serialità contemporanea: 4

Componente Drama: 10

Componente Comedy: 0

Contenuti Violenti: 1

Contenuti Sessuali: 0

Comparto tecnico: 5

Regia: 6

Intrattenimento: 4

Coinvolgimento emotivo: 8

Soundtrack: 2

Produzione: Netflix

Anno di uscita: 2020

Stagione di riferimento: 1

626 visualizzazioni

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