Un film del 1992 di Robert Zemeckis si presentava al pubblico col titolo "La Morte ti fa bella".
La distorsione di quel titolo mi porta oggi a dire, presentando questo ennesimo post della Hall of Fame 2023, che in alcuni casi, tremendamente, tragicamente, drammaticamente, può capitare che la morte ti fa leggenda.
Nella categoria odierna, ispirata, purtroppo, dalla morte di Matthew Perry qualche settimana fa, voglio cogliere l'occasione per offrire il giusto commiato a personaggi televisivi precocemente scomparsi.
Un tributo collettivo a 5 nomi che ho voluto raccogliere in queste nominations con la possibilità, per uno di loro, di raggiungere l'immortalità seriale.
Ciascuno di loro presenta un sondaggio. Non dimenticate di votarlo!
James Gandolfini è Tony Soprano.
Tony Soprano è James Gandolfini.
Un binomio indissolubile fra personaggio e attore quello che ha caratterizzato l'ascesa di Gandolfini, gentile gigante che ci ha lasciati, inaspettatamente, il 19 Giugno 2013 mentre si trovava a Roma. Una notizia che ha lasciato tutti sgomenti.
Aveva solo 52 anni ed una carriera destinata a regalare ancora tanti ruoli importanti, lanciata, lanciatissima proprio da quel ruolo che aveva reso leggendario il protagonista assoluto della più amata e conosciuta serie della Golden Age.
Aveva solo 2 anni in più di Gandolfini, Matthew Perry quando, pochi giorni fa, nella sua casa losangelina è stato rinvenuto il suo corpo senza vita, all'interno della sua vasca. Nonostante i suoi ripetuti problemi con alcol e droghe, pare che le cause del decesso siano state naturali.
Un momento di lutto per tutti gli appassionati di Friends, quella che, con ogni probabilità possiamo ritenere la serie di maggior successo della storia.
Il suo Chandler Bing era il personaggio preferito della serie a cui sono intimamente più legato.
Apprendere della morte di Matthew Perry è stato doloroso, nonostante l'attore ed il suo personaggio non fossero altro che passanti immaginari nella nostra breve vita.
Lui e la sua campanella resteranno nell'immaginario collettivo per decenni. Mark Margolis, dopo una lunga carriera fatta soprattutto di piccoli ruoli, raccoglie il successo tanto atteso con un ruolo da guest star in Breaking Bad prima e Better Call Saul poi. Hector Salamanca è, di certo, il personaggio più noto e amato tra i personaggi più marginali dell'universo costruito da Vince Gilligan e Peter Gould. Si è spento, il 3 agosto scorso a New York.
Aveva 84 anni.
Lo avevo salutato in questo post.
Lance Reddick ha fatto della sua marginalità una professione.
Mai vero protagonista ma sempre un passo di lato alle star di serie importanti.
Da Fringe a The Wire, passando per tanti altri prodotti di successo, Reddick ha impersonato tanti ruoli ritagliandosi sempre uno spazio importante in serie importantissime come le 2 sopra citate.
Si è spento il 17 marzo scorso all'età di 61 anni.
L'ho salutato cosi, attraverso questo articolo.
Ogni volta che Ray Stevenson entrava in scena in Ahsoka, bucava lo schermo.
Il suo Baylan Skoll è stato uno dei miei personaggi preferiti nella prima stagione dello spinoff di The Mandalorian.
Questa ottima performance acuisce ancor di più il rammarico per la perdita dell'attore, avvenuta, come per Gandolfini, sul suolo italico.
Si trovava ad Ischia Stevenson quando un malore lo folgorò il 21 maggio scorso.
Aveva 59 anni.
Chi vorresti nella Hall of Fame?
0%James Gandolfini
0%Ray Stevenson
0%Matthew Perry
0%Mark Margolis
Comments