Dall'uscita di Loki ad oggi vi è sembrata passare un'eternità?
Non perdete un istante di Marvelliano girato?
Amate da sempre i personaggi secondari?
Stipate arco e freccia in cantina?
Credo proprio, allora, che l'uscita di Hawkeye sia stata da voi lungamente attesa e magari segnata in rosso sul calendario che avete in cucina, proprio dietro l'orologio rotondo che vi aveva regalato la nonna e che tenete lì anche se non c'entra più nulla col vostro arredamento moderno.
Dettagli casalinghi a parte direi che Hawkeye è decisamente la serie che stavate aspettando e forse, solo collateralmente, stavate aspettando anche questo post di first impression.
Vero? Ditemi di sì che è quasi Natale e dovremmo essere tutti più buoni, anche a costo di mentire ad un blogger di quartiere come me...
Veniamo al punto.
Volete la sinossi di Hawkeye?
Cercatela su google.
Mi limiterò a dirvi che Hawkeye è la quinta serie tv Disney Plus della Marvel dopo l'esordio magnificiente di WandaVision (qui la recensione del finale), il complicato The Falcon And The Winter Soldier (qui la recensione di un episodio a caso), l'effervescente Loki (qui episodio a caso della serie con Tom Hiddleston) ed il coloratissimo What if..? (qui la recensione della serie animata).
Se escludiamo la serie animata, Hawkeye è il quarto anello di congiunzione che la Marvel seriale ha creato con la Marvel Cinematografica e lo ha fatto puntando tutto su uno degli Avengers originali ed originari, colui che in Italia è noto come Occhio di Falco e che da sempre è interpretato dall'attore premio Oscar Jeremy Renner.
Ben presto, nel pilot, ci verrà ricordato come Occhio di Falco sia stato poi anche l'incarnazione di un altro personaggio iconico, quel Ronin che a colpi di spada ha seminato il terrore nella criminalità organizzata statunitense e non solo, elevandosi al ruolo di vigilante assassino assetato di sangue e vendetta.
Nella serie il nostro Clint Barton ci viene presentato in una veste più pacifica e riappacificata, una veste che lo vede seduto al tavolo di un ristorante coi propri figli, al teatro ad assistere ad un musical sugli Avengers (che lo turberà profondamente a causa della presenza di una vedova nera in costume di scena) o al telefono con l'adorata moglie.
Tutto al suo posto, tutto come Clint aveva sempre sperato che potesse tornare dopo il blip generato dallo schiocco di dita di Thanos.
Nessuno, però, credo avrebbe gradito una serie in 6 episodi con Clint che porta i figli al museo di storia naturale, che canta una serenata alla moglie o che girovaga nei negozi a caccia di regali per tutta la famiglia.
Ed ecco che dunque qualcosa bisognava inventarsi ed in quanto a fantasia, si sa, la Marvel e la Disney temo non siano secondi a nessuno.
E cosi torniamo alla battaglia di New York, a quella forsennata battaglia in cui gli Avengers distrussero mezza New York ma salvarono il pianeta dalla minaccia aliena. Tra i danni collaterali ci fu anche un Derek Bishop, marito di Eleanor (la sempre stupenda Vera Farmiga) e padre di Kate (Hailee Steinfeild) che diverrà la vera e propria co-protagonista dello show.
L'orfanella Kate, infatti, nel giorno più tragico della sua vita verrà salvata proprio da una freccia scagliata dall'arco di Occhio di Falco, il quale da quel momento diverrà l'esempio da seguire, l'icona da imitare.
E Kate, da giovincella, dimostrerà di avere imparato l'arte dell'arciere e di poterla usare a fin di bene proprio quando ce ne sarà bisogno.
E cosi il primo episodio vola via di introduzioni varie di personaggi e storyline, senza disdegnare il solito occhiolino ai fan e tanta azione magistralmente messa in scena.
Tutto approvato, tutto come sempre fatto benissimo, senza se e senza ma.
E allora, visto che leggete questo blog per avere forse anche qualche spunto di riflessione in più, vi condivido il retropensiero che ha sostentato la scrittura di questo post e la visione del pilot di Hawkeye ovvero il parallelismo con quelle che furono le prime 4 serie tv Marvel/Netflix.
I più acerbi non lo ricorderanno ma solo 5 anni fa Netflix e la Marvel strinsero un accordo commerciale che avrebbe visto la produzione di 4 serie su 4 personaggi minori dell'universo Marvel e la serie evento The Defenders.
L'apertura delle danze fu affidata a Daredevil e quella prima stagione del Diavolo di Hell's Kitchen fu una delle cose più cataclismatiche della serialità contemporanea.
C'era ritmo, cupezza, adrenalina, una storia densa, un personaggio tormentatissimo. C'erano il colosso Marvel che aveva prestato storie e volti al colosso dello streaming Netflix per creare un piccolo MCU televisivo.
L'inizio del progetto fu clamorosamente applaudito da tutti e non è un caso se ancora oggi tutti tifiamo per il reintegro del Daredevil di Charlie Cox nell'universo Marvel.
Quello che venne dopo fu però qualcosa di stravagante.
Jessica Jones sembrò una ripetizione del format vincente di Daredevil. Luke Cage fu deludente ma ancora accettabile. Iron Fist un disastro. Le stagioni 2 di Jessica Jones e Luke Cage da dimenticare mentre Daredevil teneva botta e ci regalava la serie spinoff The Punisher (bellissima a mio avviso). Infine arrivò la serie evento che evento non fu ma una vera ciofeca.
La terza stagione di Daredevil rialzò livello e aspettative. A quel punto arrivò la Marvel a soffiare il giocattolo dalle mani di Netflix per riportare tutto a casa nella nascitura Disney Plus.
Da quella transizione sono nate le 4 serie tv citate all'inizio. I protagonisti non erano più degli eroi di seconda, terza e quarta fascia dei fumetti di Stan Lee ma degli eroi (o antieroi) già affermati nell'universo cinematografico.
Wanda Maximoff e Visione, Loki e Hawkeye, Falcon e il soldato d'inverno erano i nuovi eroi che la Marvel aveva selezionato per allargare ancora il discorso.
Oggi, paragonando le 4 serie Marvel/Netflix alle 4 serie Marvel/Disney Plus, il paragone è implacabile. Salvo Daredevil, la memoria di Luke Cage, Jessica Jones e Iron Fist è stata rasa al suolo dall'approdo dei nuovi eroi nel proscenio seriale.
Le trame son più complesse, i personaggi tridimensionali, gli effetti speciali cinematografici, i collegamenti con MCU ovunque.
Hawkeye è l'ultima in ordine cronologico e, sebbene possa avere qualche difetto, sembra assurdo paragonarla con Iron Fist, quarta serie di quel gruppetto Netflix. Mi fa specie pensare a quanta strada si sia fatta in 5 anni e a quanto oggi l'offerta sia spaventosamente enorme e di gran qualità. Basti pensare che Hawkeye oggi non è una serie evento mentre Iron Fist in un certo senso lo era, pur essendo 100 volte migliore di Iron Fist. Basti pensare che nel solo 2021 abbiamo assistito a 20/30 serie tv migliori di Hawkeye che invece, in quel contesto netflixiano, sarebbe diventata la serie di punta da consigliare a chiunque.
E niente, pensieri in libertà che spero vi abbiano arricchito almeno un po e annoiato quasi nulla.
Alla prossima freccia!
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