Si può vivere di sola originalità?
Vi mancano le vecchie sit-com?
La sperimentazione è il sale della vita (seriale)?
Kevin Can F***Himself ha vissuto, e tanto, di sperimentazione, fondando su questa qualità l'intera sua esistenza.
La stagione 2 è alle porte (data di uscita non ancora comunicata ma arriverà entro il 2022) e sarà l'ultima.
La serie tv di AMC, distribuita da Amazon Prime Video, avrà, dunque, vita breve ma questo non le ha impedito di lasciare un segno, seppure infinitesimale, nel panorama seriale attuale.
Come detto in fase di first impression, questo show ha avuto il grande merito di trovare una chiave stilistica molto particolare, probabilmente unica, che gli ha consentito di abbracciare 2 generi diametralmente opposti come la sitcom anni '90 in tutta la sua purezza, ed il drama.
Sarà stato sufficiente?
Qualche parola ci tenevo a spenderla su questo show anche se devo ammettere che, spogliato di questa sua eccezionale cifra stilistica, sono poche le cose che mi vengono in mente e che vorrei condividervi.
E questo, probabilmente, offre, di per sè, una chiave di lettura su quello che la serie ha da offrire, ovvero pochissimo.
Per ampliare la discussione, allora, provo ad analizzare alcuni commenti che ho letto in giro, nei quali si provava, per forza di cose (e spesso per umiliare la serie di Valerie Armstrong) a tirare in ballo Breaking Bad, quasi come se ogni storia di riscatto vagamente criminogena dovesse obbligatoriamente farci pensare a Walter White.
Capisco la tentazione di mettere a paragone qualunque tipologia di personaggio in cerca di autore, con il principe dei personaggi meglio scritti nella storia della tv, ma a volte tali paralleli stancano sin da subito.
Annie Murphie non è Bryan Cranston e la sua Allison "colorata" non è Walter White tanto quanto la sua Allison "grigia" e drammatica non è Heisenberg.
Metterli a confronto significa svilire in partenza Allison e la serie di cui è protagonista, impedendo allo show di essere messo a fuoco.
Dove Kevin Can F***Himself fallisce è nelle basi di scrittura più elementari, laddove prova ad astrarsi dal pensiero di fondo e dall'esperimento complessivo, impelagandosi nella costruzione di un tentato omicidio che non sta in piedi neppure in uno show cosi volutamente grottesco e forzato.
Kevin è il male incarnato per la coppia, è l'archetipo del marito brutto, ingolfato, egomaniaco e un po' tontolone che nessuna donna vorrebbe mai avere accanto.
Per farlo fuori basterebbe un avvocato divorzista.
Poggiare l'intera storyline principale su un tentato delitto improvvisato (ed infatti malriuscito) è semplicemente sbagliato dal punto di visto della scrittura e dello sviluppo di storia e personaggi.
Premesso questo, dunque, Kevin Can F***Himself vive l'enorme ambiguità di essere una serie che merita di essere vista ma che, inevitabilmente, potrebbe garantire la delusione dello spettatore.
Che fare, dunque?
Il consiglio è quello di sbirciare dal buco della serratura di Allison, trattare questo show con la leggerezza che esso impone, farsi un'idea ed eventualmente abbandonarlo se non dovesse essere apprezzato.
Non un gran consiglio ma è l'unico consiglio che riuscirei ad immaginare rispetto ad una serie del genere che merita di essere conosciuta e forse ricordata ma che ha dimostrato di non avere nulla di rilevante da raccontare.
Fino ad ora.
Scopri tutti i voti relativi alla prima stagione di Kevin Can F*** Himself
Sviluppo Personaggi: 7 Complessità: 6 Originalità: 9,5 Autorialità: 7,5 Cast: 7 Intensità: 6 Trama: 5 Coerenza: 5 Profondità: 6,5 Impatto sulla serialità contemporanea: 7 Componente Drama: 6 Componente Comedy: 7 Contenuti Violenti: 2 Contenuti Sessuali: 0 Comparto tecnico: 4,5 Regia: 3 Intrattenimento: 7 Coinvolgimento emotivo: 6 Opening: 1 Soundtrack: 1 Produzione: AMC Anno di uscita: 2021 Stagione di riferimento: 1
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