Coco Chanel diceva che "L’eleganza è quando l’interno è tanto bello quanto l’esterno".
Provate a recuperare le serie che vi propongo oggi e ditemi se non sono state tutte in grado di abbinare ad un senso estetico enorme una profondità narrativa altrettanto gigantesca.
Vi sfido e, nel frattempo, vi ricordo quelle che l'anno scorso erano state le serie tv più raffinate secondo il vostro umile serialfiller di quartiere.
Nonostante i tantissimi impegni, anche quest'anno lo speciale di fine anno procede.
Si lavora tanto tanto tanto per portarlo a casa e senza mai guadagnare un centesimo.
Ah, la passione...che brutta bestia!
Disclaimer potrebbe finire qui, in questa classifica, anche solo per i nomi di Cate Blanchett, da sempre sinonimo di eleganza, e di Alfonso Cuaron, la cui filmografia emana qualità da ogni scena.
Oltre alla presenza di due fari della cinematografia mondiale come Blanchett e Cuaron, Disclaimer riesce ad essere efficacemente sopraffina anche nella narrazione.
Ed è un gran bel vedere.
Restiamo su Apple e proseguiamo con un'altra abbinata autore-attore micidiale.
Mereilles e Colin Farrel illuminano Sugar, serie noir come poche altre che cita, cita, cita e cita continuamente dei grandi classici in bianco e nero della filmografia di una volta, costruendo la personalità di un personaggio affascinante e tenebroso che ben presto si rivelerà molto diverso da quel che ci aspettavamo.
Apple continua a rivelarsi la vera mattatrice di questo articolo e, probabilmente, dell'intera annata seriale insieme a Netflix, grazie ad una serie coreana che ritorna con una seconda stagione che non fa che confermare la sinuosa bellezza e la ferma eleganza della prima.
Sto parlando, ovviamente, di Pachinko.
La quarta stagione di L'amica geniale, serie tratta dall'omonimo romanzo di Elena Ferrante, si distingue per la sua raffinatezza e profondità narrativa.
Come sempre.
Questa stagione continua a seguire le vite delle protagoniste, Elena e Lila, esplorando le complessità delle loro relazioni e delle loro identità in un contesto sociale e culturale in evoluzione continua così come le loro vite e personalità.
Ripley è probabilmente la serie che più di tutte incarna il concetto di raffinatezza.
La raffinatezza è nelle inquadrature tanto quanto nel sottobosco di riferimenti e citazioni meta-testuali ma anche esterne alla narrazione.
La nostra Italia, cosi bella e viva nel bianco e nero scelto dall'autore, esprime con potenza ed eleganza tutto il suo fascino e la sua maledizione proprio come il protagonista, incarnato da un Andrew Scott in stato di grazia.
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