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Lidia Poët - Brava Matilda ma...

Matilda De Angelis è una delle migliori interpreti della sua generazione.

In Italia, negli ultimi 20 anni abbiamo visto poche stelle brillare nel firmamento cinematografico tricolore in quanto ad attrici.

Lontanissimi dalle icone che nel dopoguerra fecero del nostro cinema e del nostro "parco" attrici un vanto assoluto.

E di icone la nuova serie Netflix parla, o meglio di icona.

Un'icona semi-sconosciuta come Lidia Poët, la cui storia vera, per essere trasformata in show netflixiano, aveva bisogno di un'attrice brava, espressiva e convincente.

Quell'attrice è stata individuata proprio in Matilda De Angelis e mai scelta poteva essere più azzeccata.

Sarà bastato?

Nel frattempo correte a recuperare tutte le ultime analisi, gli ultimi articoli che ho pubblicato.

E torniamo alla nostra Lidia.

La sua storia, come dicevo molto poco conosciuta (personalmente ammetto di aver sentito nominare il suo nome e cognome solo in occasione del lancio dello show), sembra essere stata scritta apposta per sceneggiare una serie tv perfetta per qualsiasi produzione che proliferi, o voglia proliferare, in questi tempi sempre più focalizzati sul raggiungimento di un target più che della qualità in senso stretto. Ma questo è un altro tema.

Concentriamoci su Lidia.

Donna. Laureata. Avvocato.

Fin qui tutto normale, no?

Donna. Laureata. Avvocato. Nella metà dell'ottocento.

E qui già qualcosa cambia, vero?

Donna. Laureata. Avvocato. Nella metà dell'ottocento. Professione destinata ad una platea di soli uomini (come tante altre). Avvocatura bloccata per legge per impedire di praticare la professione per cui era riuscita a laurearsi e superare l'esame di stato.

E qui capite che siamo di fronte ad una serie che trasuda femminismo e girl power da tutti i pori.

E secondo voi, Netflix poteva mai farsela scappare?

Mamma Netflix agguanta e, per mettere in sicurezza la scommessa, ci piazza sopra il nome di Matilda De Angelis, reduce, tra l'altro, dal successone seriale che è stato Call My Agent Italia (qui la recensione integrale).

A conti fatti, più che la scelta di puntare su un personaggio storico realmente esistito come Lidia, Netflix "azzecca" la scelta dell'interprete.

Ne viene fuori, infatti, una serie scialba, piatta, monotona, quasi una fiction (o sicuramente una serie figlia della tv generalista) la cui interprete riesce a ravvivare con una prestazione convincente, variegata, sfaccettata e intensa, coadiuvata dal sempre ottimo Eduardo Scarpetta (L'amica Geniale).

Nonostante il bene che voglio, serialmente e cinematograficamente, ad una donna, un'attrice capace di duettare benissimo con Nicole Kidman e Hugh Grant nel recente e apprezzato The Undoing (qui la recensione), devo bocciare senza se e senza ma lo show che la vede protagonista.

Di serie cosi, qui Nella Mente di un SerialFiller, sentiamo poco la necessità.


Sceneggiatura: 4

Regia: 4

Cast: 7

Genere: Drama

Complessità: 3

Originalità: 4,5

Autorialità: 4

Intensità/coinvolgimento emotivo: 6

Profondità:5

Contenuti Violenti/Sessuali:1

Intrattenimento: 7

Opening: 2

Soundtrack: 1

Produzione: Netflix

Anno di uscita: 2023

Stagione di riferimento: 1

Voto complessivo: 4,5

110 visualizzazioni

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