E' letteralmente inspiegabile come alcune serie abbiano il successo internazionale e clamoroso che hanno.
E' accaduto in passato e accadrà ancora, è nella natura delle cose, nell'essenza delle umane genti.
Netflix sta diventando il villaggio dentro il quale riunire un numero impressionante di serie mediocri, e a tratti imbarazzanti, di più grande successo degli ultimi anni.
Da Che Fine a Fatto Sara? a Behind Her Eyes, passando per La Casa di Carta, la lista è lunghissima e da poco si "impreziosice" con un altro "pezzo da 90": Lupin.
La versione francese targata Netflix del grande classico della letteratura aveva già riscosso ampi favori da parte del pubblico nella prima parte della prima stagione, un viatico che avevo già commentato qui senza troppo entusiasmo ma neppure stroncando la serie come andrò a fare in questo post.
Il problema di Lupin, quello più grosso e imperdonabile, sta nella sua violazione del patto autoriale fra chi scrive e chi guarda:
Show, don't tell
Il mantra hitchcockiano è da sempre uno dei parametri principali che si può utilizzare per valutare la qualità di un buono scritto, sia esso filmico o seriale.
Lupin tradisce questo assioma qualitativo, infischiandosene bellamente e giocando sull'effetto esattamente opposto: descrivere ogni santo secondo che mostra.
Ci sono scene in cui i personaggi usano la parola razzismo per farci notare che Lupin vuole raccontare il razzismo. L'effetto "spiegone" è costante.
Prendete Them o The Underground Railroad o Woke. Li si scava a fondo sul tema razziale senza mai nominare la parola razzismo.
In Lupin si fa il contrario. Non si scava affatto ma si vuole far credere che tutta la vicenda sia in realtà un pretesto per sensibilizzarci sul tema razziale.
Balle.
O quantomeno inefficace.
Il razzismo è solo il primo dei mille esempi che si potrebbero fare.
Il concetto di fondo resta lo stesso.
Lupin è scritto male, non ha nulla da dire, è banale e forse non è neppure furbo ma semplicemente si infischia di dover essere "apposto" da un punto di vista stilistico, autoriale, qualitativo, tecnico,
Gli autori, e Netflix, sanno che il pubblico adorerà l'idea di un Lupin afroamericano, tormentato padre di famiglia, marito imperfetto ma affettuoso, complesso e con un background difficile.
Partono da questo per fare il resto, fregandosene di dover ottenere lo stesso risultato magari con un più difficile percorso tecnico, registico, autoriale, fotografico e diegetico.
Sono sempre stato dell'opinione che non si possa parlare di un qualcosa che non si è finito di leggere o vedere.
Si rischierebbe di rilasciare un commento parziale.
Ammetto che di Lupin ho visto quasi tutto ma proprio non son riuscito ad andare in fondo. Ciò nonostante dubito essere nella condizione di non poter esprimere un giudizio completo e complessivo.
Ho faticato enormemente a seguirlo. Ne anticipavo le mosse, a volte i dialoghi, venendo colpito di tanto in tanto con dei deus ex machina piacioni e inconsistenti. Non riuscivo a spiegare dei plot twist (tipo come fosse possibile che il simbolo dell'astuzia finisse per farsi accompagnare da uno sconosciuto, da un poliziotto, nel tentativo di recuperare il proprio figlioletto scomparso), non credevo ai miei occhi di fronte a certe scelte semplicistiche, non ambivo a guardare l'episodio successivo, non trovavo un guizzo tecnico o stilistico che valesse la pena ricordare.
A dispetto di una solida e robusta interpretazione dell'ottimo Omar Sy, Lupin fa acqua da tutte le parti e rappresenta l'emblema della serie che non vorrei vedere, il simbolo della serie che reputo una perdita di tempo colossale.
Ecco perchè, caro Lupin, ti lascio, ti abbandono alle tue avventure e ti affido ai tanti spettatori che ti hanno amato e ti ameranno.
Io vado via sbattendo la porta.
Senza rimpianto alcuno.
Sviluppo Personaggi: 5
Complessità: 2
Originalità: 4
Autorialità: 2
Cast: 7
Intensità: 2
Trama: 5
Coerenza: 5
Profondità: 5
Impatto sulla serialità contemporanea: 6+
Componente Drama: 7
Componente Comedy: 1
Contenuti Violenti: 0
Contenuti Sessuali: 0
Comparto tecnico: 3
Regia: 3
Intrattenimento: 8
Coinvolgimento emotivo: 7
Soundtrack: 0
Produzione: Netflix
Anno di uscita: 2021
Stagione di riferimento: 1
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