Forse dovremmo iniziare a parlare di "fenomeno Hulu".
Recentemente "assorbita" dal colosso Disney, e presente nel pacchetto Disney +, la piattaforma streaming Hulu non rappresenta più una sorpresa.
L'avevamo conosciuta grazie a "The Handmaid's Tale", che, grazie ad una Elisabett Moss straordinaria ed un racconto distopico, ma attualissimo, aveva messo daccordo tutti, diventando il vero fenomeno seriale di quell'anno. Poi la serie ha un pò perso potenza lungo il cammino, a differenza di Hulu.
Solo in questo 2020 ha regalato a noi addicted seriali 2 ciliegie succosissime come High Fidelity e Little Fires Everywhere.
Se quelle 2 serie, tutte al femminile, hanno lasciato il segno, la serie di cui parleremo oggi ne ha lasciato uno ancora più marcato, più profondo.
Normal People è una delle migliori novità del 2020.
Tratta dal romanzo bestseller di Sally Rooney, Normal People racconta l'adolescenza di Connell e Marianne, o meglio, parte dal racconto della loro adolescenza per portarci dentro il loro percorso di crescita, soprattutto emotivo.
L'arco temporale raccontato è di alcuni anni. Un periodo abbastanza lungo da permetterci di comprendere meglio sia Marianne che Connell ed apprezzarne l'evoluzione.
E dire che il pilot lasciava presagire solo marginalmente che questa serie sarebbe stata la serie di Connell e Marianne. Pochissime altre serie sono cosi poco corali, così assolutizzanti sulle figure dei suoi 2 protagonisti.
Provate a toglierli dal racconto e il racconto morirà.
Questa che potrebbe sembrare una spada di Damocle sulla testa di Normal People, è in realtà la sua forza.
Conosciamo i 2 ragazzi nel loro habitat ordinario e obbligato, quello della scuola dell'irlandese cittadina tranquilla e anonima nella quale vivono, normale e tranquilla come altre mille città di questo mondo.
Connell è un ragazzo timido e taciturno ma molto apprezzato, sia dai compagni che dalle ragazze del liceo. Questo fa di lui una persona benvoluta, accettata, sempre gradita.
Marianne, al contrario, è una reietta. Lei non fa nulla per integrarsi, interagendo con gli altri sempre con arroganza, supponenza e irriverenza. L'intelligenza acuta e profonda della ragazza rappresenta il suo più grande fardello. Il respingimento dei suoi compagni è dettato da un'inquietudine fortissima verso un mondo che le sta enormemente stretto.
Ragazza ricca ma fragilissima, non riesce a incastrarsi con il mondo, quasi fosse un pezzo di un puzzle diverso da quello appoggiato sul tavolo da anni.
Connell e Marianne finiranno per trascorrere qualche minuto insieme, finiranno per piacersi, per sentirsi entrambi in perfetta simbiosi con l'altro.
Marianne è non filtrata agli occhi di Connell, Connell è non filtrato allo sguardo di lei.
Entrambi possono smetterla di fingere, di imporsi come il ragazzo popolare del liceo e la "stronza" che tutti odiano.
Scatterà una scintilla inspiegabile che illuminerà il loro percorso per il resto della loro esistenza.
Un'esistenza tutt'altro che scontata, tutt'altro che già scritta.
Entrambi sono 2 ragazzi avulsi dal contesto della periferia irlandese. Sono brillanti, sensibili oltre modo, dotati di una spinta intellettuale che non ha molto a che spartire con l'ambiente che li circonda.
Quello che può sembrare come il classico racconto di un amore adolescenziale, con tutte le sue sfumature, i piccoli drammi, le goffe scelte, diverrà un doppio romanzo di formazione dai risvolti inaspettati.
Normal People non ha avuto il successo che ha avuto, "solo" perchè è stata in grado di delineare i tratti del carattere e dello spirito di Connell e Marianne lungo il loro viale del cambiamento.
Merito del successo planetario è stato il saper tratteggiare l'influenza che l'uno ha avuto sull'altro, l'incidenza del tempo trascorso insieme, la riluttanza nel sentirsi estranei anche quando le circostanze li hanno tenuti l'uno ben distante dall'altra.
Non è dunque solo una storia d'amore, con i suoi alti e bassi, ma è soprattutto una storia sull'Amore e su quanto questo sentimento possa essere effettivamente potente e capace di ispirare e incoraggiare le persone ad essere migliori, anche solo per il fatto di sentirsi accettate e meno sbagliate di quello che pensassero.
Connell è probabilmente meno intelligente e acuto di Marianne ma grazie a Marianne capisce che il suo futuro potrebbe essere ben diverso da quello che la società, gli amici, se stesso hanno scritto per lui.
Viceversa, Marianne riesce finalmente a sentirsi preda di sentimenti diversi dalla rabbia, la frustrazione e l'apatia, e questo grazie alla gentilezza dello sguardo che Connell proietta su di lei, nonostante tutto.
Entrambi sono il catalizzatore della vita dell'altro. Ecco perchè, le loro vite saranno pienamente indipendenti e assolutamente intense anche quando l'uno non sarà li a proiettare il suo vigile e amorevole sguardo sull'altra.
Ma Normal People è anche uno show sui generis, che apre una finestra molto carnale sullo spaccato di vita dei protagonisti.
Le nudità e le scene di sesso, anche molto spinte, abbondano.
Nonostante ciò, fatichiamo ad interpretarle con un'accezione negativa, a derubricarle come scene gratuite.
Non lo sono.
Sono, anzi, funzionali a tratteggiare la sempre più profonda conoscenza del sè.
Attraverso i loro corpi, Connell e, soprattutto, Marianne, si offrono al mondo e dal mondo ricevono segnali e lezioni che permetteranno loro di diventare quello che diventeranno.
Se per Connell, il sesso sarà soprattutto un modo per esplorare il piacere, per connettersi al proprio partner, lo stesso non sarà per Marianne. Molto più fragile e molto più dipendente da Connell di quello che lei stessa potrebbe immaginare, finirà per diventare una versione più intima, disperata, malinconica della protagonista di 50 sfumature di grigio.
Sarà un modo, come un altro, per toccare il fondo e da lì rielaborare gli anni della sua vita più formativi e densi di incontri, eventi, successi personali.
Normal People riconfingura il significato di Amore, dramma, sia esso adolescenziale o universale, sfuggendo da ogni categorizzazione e restituendoci una serie che in 10 brevissimi episodi ha saputo costruire un fenomeno televisivo apprezzato in tutto il mondo.
ll tono delicato che sottende l'intera serie, il soave cercarsi e sfuggirsi dei protagonisti, il tenue ritratto che ognuno di loro dipinge di se stesso, fa della serie un evento imperdibile.
Per la sua capacità di raccontare quello che c'è dentro ognuno di noi, sfuggendo a parole e azioni, ricorda il sempre troppo dimenticato "Rectify", serie di qualche anno fa che con molti silenzi e poche parole riusciva a tratteggiare con vigorosa forza le ansie, i timori, le volontà del suo ferito e sfortunato protagonista.
Anche Normal People fa sua questa caratteristica, riuscendo a far parlare le interazioni di Connell e Marianne più di quanto le stesse parole potrebbero trasmettere.
Un bacio mancato, una mano che sfiora l'altra, un pensiero lontano, una carezza che tocca una lacrima.
Normal People lavora per sottrazione continuamente, lasciando ai suoi splendidi interpreti il peso del messaggio, del racconto sfuggente e interiore di entrambi.
Il risultato è eccellente, il risultato è una serie che lentamente scivola via, senza apparenti sussulti, se non quello che desta dentro ognuno di noi silenziosamente a visione abbondatemente finita, segno evidente di essere riuscita a penetrare ampiamente nel profondo di ognuno di noi.
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