Vi attizza questo trend italiano di Netflix?
Ficarra e Picone vi han sempre messo buon umore?
La comicità italiana semplice ed immediata vi regala sempre un sorrisetto?
Incastrati è il primo progetto seriale del duo comico composto da Ficarra e Picone e dove poteva albergare se non su Netflix?
Oramai la grande "N" sta attingendo a piene mani dalla cultura, dalla cinematografia, dalla comicità e dall'autorialità italiana, con risultati alterni che vanno dall'entusiasmante Strappare Lungo i Bordi al deludente Zero, ai tanti tonfi come Cuaron, La Luna Nera e cosi via. Dovendo fare un bilancio, dunque, non è stata un'esperienza performante quella avuta sinora. Il connubio Italia-Netflix non ha dato i frutti sperati in termini qualitativi, avendo maggiori riscontri dal punto di vista commerciale.
Dove si sarà insinuato Incastrati?
Partiamo col dire che la serie di Ficarra e Picone va elogiata per la sua intelligenza.
Gli episodi sono pochi e di brevissima durata e questa scelta non è mai banale a mio avviso.
Come abbiamo già avuto modo di constatare con i recenti After Life e Strappare Lungo i Bordi, la breve durata di una serie è sempre molto apprezzata da un pubblico sempre più sommerso di titoli da seguire.
La forma e la sostanza, spesso, si incontrano in questi casi, evitando allungamenti del brodo spocchiosi e irritanti.
A questo aggiungiamo il fatto che Incastrati nasce per essere un prodotto di puro intrattenimento e che avrebbe, probabilmente, esaurito molto precocemente le cose da dire.
Altre lodi da tessere?
Aggiungiamo che Ficarra e Picone sono effettivamente molto bravi a far ridere e sono sempre stati molto bravi ad intercettare le stranezze di questo nostro ambiguo e folcloristico paese.
Incastrati non fa eccezione, con il duo siciliano che raccoglie le tante bugie che l'italiano dice a se stesso, condensandole in 2 personaggi comuni e che più stereotipati non si può (il "mammone" ed il marito distratto e frivolo) arricchendoli di ulteriori sfumature mainstream ed "incastrandoli" all'interno di un misterioso delitto.
Momenti deliziosi, buona metatestualità, solita divertente interazione fra i 2.
E adesso mi tocca fare entrare il poliziotto cattivo.
La prima critica che faccio è alla "critica" italiana.
Ho letto cose che voi umani...
"Un gioiellino seriale made in Italy".
"I grandi della comicità italiana".
"Piccolo capolavoro".
Cari amici che avete scritto questi articoli, talvolta anche su testate altisonanti, vi rendete conto del peso che hanno parole come quelle sopra citate, soprattutto se riferite ai 6 episodi di Incastrati ed a Ficarra e Picone?
Se questo è un piccolo capolavoro allora The Great cos'è? After Life cos'è? I May Destroy You cos'è? Strappare Lungo i Bordi cos'è? The Kominsky Method cos'è?
Non fatemi andare avanti perchè altrimenti non la finiamo più.
Le parole contano e sprecare aggettivi cosi elogiativi per un titolo del genere fa dubitare, a volte, della capacità di sintetizzare e discriminare da parte di alcuni blogger, giornalisti e scrittori che, anche relativamente alla serialità, sembrano voler ammiccare ai beniamini nostrani in cerca di chissà quale benevolenza.
Incastrati non è un gioiellino, non è un capolavoro e Ficarra e Picone, pur essendo bravissimi e molto divertenti, non sono tra i grandi della comicità, almeno non grazie ad Incastrati.
La serie Netflix è una serie che racchiude i pregi di cui sopra ma che non ci porta da nessuna parte se non dalle parti del passatempo (e nulla c'è di male in questo).
Gli stereotipi galoppano, le facili battute si sprecano, le situazioni viste e riviste abbondano, schemi conosciuti dominano.
In poche parole, Incastrati non è una serie dirompente, originale, fresca, nuova, dissacrante, effervescente.
E' una serie di Ficarra e Picone, alla Ficarra e Picone che non ha nessuna ma proprio nessuna pretesa.
Costruirgli intorno una patina di autorialità e di "santità" è affare veramente sbagliato.
In definitiva, dunque, Incastrati vi regalerà 3 ore di leggerezza, ore che saranno ben spese se siete già degli amanti del duo e di quel tipo di comicità.
Se, invece, foste più dei tipi alla Brian Cox o Ricky Gervais, meglio stare alla larga, qui non troverete nulla che non abbiate già visto o sentito prima.
Con buona pace di alcune "grandi penne" italiane.
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