E' il 23 Aprile 2021.
Cosa c'entra una classifica 2020 con il 23 Aprile 2021?
Pensateci bene.
Nessuna connessione?
Nulla?
Il Rasoio di Occam non perdona.
Non c'entra assolutamente nulla se non con la voglia di ripercorrere a mente lucida l'anno 2020 con una decina di post inesorabili che ci porteranno dritti in cima e pronti a sovvertire la mia stessa classifica 2020 che ho pubblicato qualche mese fa e che continuo ad aggiornare costantemente per voi. Nella home di serialfiller.org e spulciando tra le varie sezioni del blog troverete questa ed altre classifiche ma attenzione, su qualche titolo ho rifllettuto molto ed è destinato a scalare posizioni, su altri invece potrebbe valere il discorso contrario.
Inauguro oggi la SerialFiller Globe 2020!
Bottiglia di spumante rotta sulla prua della nave e buona fortuna.
Partiamo con la prima cinquina, quasi totalmente di stampo netflixiano.
#50 - The Eddy (Netflix)
Partiamo da qui, dalla più dolce delusione del 2020. Doveva essere la serie evento dell'anno e invece non lo è stata.
La prima fatica seriale di Damien Chazelle è stata, diciamocelo, un mezzo tonfo.
Se è qui, in questa top 50 è perchè in qualche modo bisognava ricordare di questo passaggio di uno dei registi più ammirati del decennio, giovanissimo e brillante, che con il su LaLaLand ha fatto innamorare, piangere ed emozionare milioni di persone.
Ma c'è anche un altro motivo, a differenza di tanti prodotti belli, fatti bene e senza smarginature, The Eddy è pieno di smarginature e cose che non vanno ma che delineano un'anima complessa, tormentata e unica che altre serie, ben più famose e forse anche più riuscite non riescono a costruirsi neppure in 10 stagioni.
#49 - Mithyc Quest: Raven's Banquet (Apple TV)
Questa di Apple TV è invece una vera e propria chicca.
Ci proietta nel mondo multimilionario dell'industria dei videogame. Azienda nota, CEO giovane e col complesso di Odino, programmatori disfunzionali, manager sciacalli, copywriter con un gran passato e un futuro che spinge verso luoghi sconosciuti e che mai avrebbero immaginato.
E' uno spaccato divertentissimo dei nostri tempi, tempi in cui capita che siano bambini viziati a dettare le tendenze, startupper visionari ma lunatici a creare degli imperi, nerd senza vita sociale a creare mondi incredibili a benificio di tutti gli appassionati.
Una serie intelligente e attuale e soprattutto divertentissima.
#48 - Hollywood (Netflix)
La seconda serie Netflix original targata Ryan Murphy pare aver fatto breccia più di The Politician.
Puro stile Murphy, tante sbavature nello script ma una capacità di raccontare l'uomo attraverso le sue passioni profonde, i sogni irrealizzabili, l'amore, l'impeto, il dolore.
#47 - Unorthodox (Netflix)
Ancora Netflix e non sarà l'ultima serie Netflix di giornata. Da un prodotto colorato ed urlato ad uno più cupo e pacato.
Unorthodox è la storia di una nascita più che di una rinascita, quella di una giovane donna sposata nei sobborghi ghettizzati di New York ed in fuga da tradizioni e riti che le hanno rubato ogni forma di emancipazione e autodeterminazione.
Berlino sarà la sua nuova casa, il nido all'interno del quale schiudersi e volare verso un nuovo senso di appartenenza e di libertà.
#46 - Sex Education (Netflix)
Sex Education è una chicca che condensa tante cose. La pedagogia e la scoperta del proprio corpo, la sessualità e l'adolescenza, l'IO e il NOI, l'omosessualità e la solitudine e lo fa con irriverenza ma anche con eleganza senza sembrare mai forzata, mai fuori posto. Gillian Anderson impreziosice un quadro già di per se molto vivace.
Bonus Track
Staged
Aggiungo a questa lista una serie che non è entrata nei top 50 ma che deve assolutamente essere ricordata in qualche modo, merita un cenno insomma.
Parlo di Staged, serie tv nata durante la pandemia e letteralmente esilarante.
David Tennant e Michael Sheen, compagni di set in Good Omens oltre che inseparabili amici, hanno deciso di mettere su un teatrino su zoom/teams/skype dove, tra guest star e intrusioni familiari hanno chiacchierato a briglia sciolta mentre facevano i cazzoni, si prendevano in giro, si arrabbiavano l'uno con l'altro e si divertivano.
E noi con loro.
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