La serialità regala, o almeno può regalare, delle gioie che nessun film oramai è in grado di offrire.
L'ebrezza che proviamo seduti tra i sedili rossi di un cinema è una sensazione impagabile che nulla e nessuno potrà mai depotenziare.
Restarsene seduti al calduccio e nel comfort della propria dimora, a letto o sul divano del proprio soggiorno, offre delle sensazioni diverse, sicuramente meno di impatto rispetto ad una sala cinematografica.
Nella sostanza, però, le emozioni che la tv sta regalando negli ultimi anni sono impareggiabili. Il cinema deve arrendersi alla capacità delle produzioni televisivi di catturare l'attenzione del proprio pubblico e conquistarne i cuori.
Non è più in discussione, a mio avviso, la superiorità della tv rispetto al cinema.
Troppe le produzioni capaci di dire qualcosa di importante, di sperimentare, di fidelizzare con lo spettatore. Troppe le commistioni fra i generi, le serie tv di livello altissimo per permetterci di ignorare questo oramai conclamato sorpasso del medium televisivo nei confronti del grande schermo.
E cosi capita che, nello stesso giorno, in data 24 Maggio 2022, si possa assistere, comodamente rilassati sul proprio divano, a 2 episodi storici, diversissimi fra loro, e difficilmente cancellabili dalla nostra memoria.
A stretto giro di orologio, infatti, ho avuto la fortuna di sintonizzarmi prima sul penultimo episodio della storia di This Is Us, dal titolo The Train, e poi sull'oramai iconico mid-season finale della stagione conclusiva di Better Call Saul, dal titolo Plan & Execute.
Il fatto che ha suscitare cosi tante vibrazioni positive siano 2 serie arrivate al culmine della loro corsa, entrambe con il raggiungimento della sesta stagione, la dice lunga su quanto duratura sia nel tempo la qualità che le migliori serie su piazze riescano ad offrire.
Come dicevo, This Is Us- e Better Call Saul sono 2 show che viaggiano su binari separati.
La prima ha sempre giocato fortissimo sulle emozioni, sui sentimenti, sul quotidiano.
Better Call Saul è invece una serie magistrale sotto tutti i punti di vista, da quello tecnico a quello narrativo, con un abilità nel costruire storyline e personaggi che forse solo Breaking Bad (serie di cui è lo spinoff) è riuscita a raggiungere. Il diavolo sta nei dettaglio e Better Call Saul, sotto questo aspetto, rappresenta il diavolo in persona.
Il mid-season finale ha fatto convergere i destini di quasi tutti i personaggi dello show e lo ha fatto con una maestria che francamente lascia a bocca aperta. Tutti ricorderemo quella sequenza finale ma nessuno dimenticherà, neppure, tutto quello che è successo nei 45 minuti precedenti. Tutto è stato impeccabile e nulla, ma proprio nulla è parso fuori posto. Anche l'atteso ha finito per essere sorprendente. Anche il sorprendente è finito per sembrare naturalissimo nella sua messa in scena
.Dopo la visione della fiamma di quella candela e tutto ciò che accadeva intorno ad essa, nulla sarà più come prima. Il peccato di Better Call Saul è che alza talmente tanto l'asticella da far sembrare piatte tutte le altre serie, senza voler parlare di quanto faccia sembrare banali il 99% dei film su piazza.
A precedere quella candela e le sorti di Howard, Saul, Kim e gli altri, vi era stato, per me il treno, l'ultimo treno preso da Rebecca Pearson.
Ancora una volta il parallelo con Six Feet Under mi è parso naturale ed inevitabile. Ancora una volta il cuore è andato in frantumi e le ghiandole lacrimali sono state messe a durissima prova. Ancora una volta la vita di ciascuno di noi ha assunto connotati umanissimi e sublimi che si palesavano, di riflesso, alla visione di tutto quello che Dan Fogelman ci stava raccontando.
Una serata cosi ripaga di tanti pilot orribili visti negli anni, di tante attese deluse, e di tante ore trascorse davanti alla tv. Il bello è che, nonostante una serata cosi irripetibile, la sensazione che ti resta è che in futuro di serate cosi possano capitarne ancora.
La magia della tv.
L'incantesimo della serialità è destinato a non rompersi mai.
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