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Suburra: una fine sottotono per una serie che non ha mai decollato

Suburra è e resterà uno dei pezzi di storia della televisione italiana.

Non tanto per meriti artistici ma per la sua collocazione spazio-temporale.

Nata nel 2017 come reboot e adattamento del celebre film omonimo di Stefano Sollima, Suburra ha da subito assunto importanza enorme perchè rappresentava la prima serie tv originale Netflix prodotta nel nostro paese.

Fra 5/10 forse 100 anni, sui libri di storia della televisione italiana, capirete bene che il nome Suburra lo troverete scritto da qualche parte, fosse non altro per sancire l'inizio delle produzioni italiche della piattaforma streaming che tuttò cambio nel lontano inizio degli anni 2000.

Altro elemento che ha reso Suburra celebre ancor prima dell'inizio della serie stessa è il fatto che essa sia arrivata in perfetto orario per cavalcare la scia di Gomorra, la serie, e salire sul carro di Stefano Sollima, creatore del film da cui Suburra è tratto e soprattutto di Gomorra.

Queste 2-3 cosine messe insieme hanno fatto di Suburra una serie evento, diventata famosa e importante nonostante tutto.

Aggiungete a questo mix anche il fatto che l'attore principe di questo Show fosse l'attore italiano più lanciato del momento, Alessandro Borghi, et voilà, pacchetto confezionato ed infiocchettato pronto per essere spedito.

In questo disastroso 2020 per l'umanità è arrivata anche l'ultima stagione di Suburra, la terza, ad aggiungere una veniale e ludica amarezza a questo annus horribilis.

Scialba, costruita e impacciata, la serie è arrivata stanca e contratta al traguardo, lasciandosi dimenticare nel giro di qualche bollettino della Protezione Civile.

So bene che parte di quel seguito, di quell'hype, di quel pubblico entusiasta della prima ora è rimasto a costituire il legittimo zoccolo d'oro che bene o male ogni serie, anche le meno riuscite, porta con sè.

Violerei le regole del mio "manifesto", se non provassi ad analizzare oggettivamente una serie, un episodio, una stagione, un'annata in generale.

Sarebbe un sito web multifandom e non più una casa delle serie tv, un salotto dove discutere, chiacchierare amabilmente e azzuffarsi bonariamente sui fenomeni veri o presunti delle nostre serie preferite.

Suburra 3 mi ha lasciato la stessa sensazione che mi ha lasciato il secondo capitolo di Borat, guarda caso uscito quasi in contemporanea, guarda caso partorito dall'altra piattaforma streaming per eccellenza ovvero amazon prime video.

Di che sensazione stiamo parlando?

La definirei una fantozziana emozione.

Per me Suburra 3, ed in generale tutta la serie, è una cagata pazzesca.

Ma come SerialFillè? Ma che stai a dì? Ritira tutto o te dò na capocciata!

Calmi, calmi. Boni, Boni.

Ho detto che Suburra è una cagata pazzesca?

Forse ho esagerato.

O forse no?

La mia analisi mi ha portato a questo, mescolando esperienza, bagaglio culturale, conoscenze, umori, pelle che non si è accapponata, brividi che non sono saliti e una sensazione di già visto, già detto, già sentito che stride con la parola bellezza.

Quando si parla di originalità si pensa a prodotti diversi da Suburra.

La qualità?

Ottima se fosse uscito nel 2010.

Siamo nel 2020 ed in tv emerge robetta come Watchmen o Lovecraft Country, We Are Who We Are o Better Call Saul.

Caro Spadino, Caro Aureliano non siete più ad Ostia ma in tutto il mondo e nel globo le cose belle, la robina buona è fatta di un altro materiale.

Siete ancora curiosi di capire perchè, secondo me, la corazzata Potemkin ha colpito e abbattuto l'armata della Roma corrotta e bruciacchiata?

Proseguite la lettura.

Pongo a voi una semplice domanda:

Che significato ha la bellezza per voi?

Per una volta lasciamo perdere le frasette pre-confezionate del tipo "non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace" o "la bellezza è soggettiva".

E' vero, son cose vere, ma sottendono a dei riferimenti e delle introspezioni più oggettive.

Zoommando sul significato di bellezza applicato ad una serie tv potremmo saltare immediatamente in fondo a questo post e vedere come si è comportata nei vari comparti che evidenzio in chiusura ad ogni mio post.

A tutti noi può, anzi deve, piacere qualcosa in maniera personale e soggettiva ma quando ci interfacciamo col mondo, quando consigliamo un prodotto, quando parliamo di una serie tv dobbiamo sforzarci di farlo con un minimo di serietà, un minimo di autorevolezza.

Dire Suburra è un capolavoro perchè mi è piaciuto non significa nulla rispetto al rapporto che vogliamo consolidare con il mondo e con gli altri. E' come dire Voto Trump perchè sono di destra o Voto Salvini perchè mangia Nutella e io adoro la Nutella. Di cosa stiamo parlando esattamente?

E allora sforziamoci un attimo di capire perchè un altro essere vivente dovrebbe dedicare 20 ore della sua vita a guardare Suburra e non dedicarle alla lettura di 1984 di Orwell o all'apprendimento di nozioni di giardinaggio o di economia o di cucina.

Originalità, qualità, comparto tecnico, interpretazioni, impatto sulla serialità contemporanea, complessità sono tutti parametri che dovremmo provare a definire con precisione e serietà.

E dunque vi chiedo:

Suburra si è dimostrata un prodotto originale?

Proababilmente è uno dei prodotti meno originali della storia recente della tv.

Tratto da un film. Copia di quel film. Debitrice sotto ogni punto di vista e di ogni cosa a Gomorra. Scimiotta Romanzo Criminale ad ogni battuta.

Non c'è nulla in Suburra che non sia già stato visto, fatto, detto in qualche spezzone dei prodotti sopracitati o nei loro figli putativi e cugini di primo, secondo e terzo grado.

Un prodotto poco originale può essere comunque bello ma aggiunge poco alla visione.

E' come essere abituati a mangiare una qualità di pasta trafilata al bronzo di ottima fattura e passare ad un'altra pasta, di simile qualità ma troppo uguale nella forma, nella sostanza a quella che già mangiavamo, con il difetto di essere comunque peggiore e comunque arrivata dopo.

Passereste alla "nuova" pasta? Consigliereste la vostra pasta del cuore o quella fintamente nuova?

Ecco, Suburra è la "nuova" pasta. Ben confezionata, saporita e simile a quella che amate, ma non ha un'anima sua, non ha una sua identità.

Suburra è un prodotto di qualità?

Dovremmo definire cos'è la qualità. Per farla breve è quel mix di scrittura, sceneggiatura, regia, montaggio, finezze estetiche, riferimenti alla cultura pop e l'arte visiva e non, ecc ecc.

In Suburra assistiamo ad un equivalente dei preparati per torte fatte in casa.

Agiti la confezione, apri la busta, la mescoli e inforni.

Ti ritroverai con una torta fatta in casa e pronta in 5 minuti.

Ma non è una torta fatta in casa. Non ti sei sporcato le mani per farla. Non ti sei ingegnato per scovare gli ingredienti segreti. Non hai elaborato i passaggi. Non hai messo da parte l'arte.

Suburra è il classico prodotto impacchettato alla Netflix, ahimè uno dei tanti prodotti impacchettati da Netflix e alla Netflix.

Il Comparto tecnico e le intepretazioni sono all'altezza?

Indicatemi un momento in cui avete ammirato una scelta registica o un montaggio o un guizzo artistico all'interno della serie. Trovatemelo e alzerò di mezzo voto la mia recensione.

Interpretazioni? Non pervenute.

Questo è forse il dato più grave, sintomatico della pochezza della sceneggiatura.

A fronte di un cast francamente stellare con Alessandro Borghi, Acquaroli e la Gerini su tutti, gli interpreti non sono sembrati a loro agio, non sono sembrati efficaci.

La Gerini sembrava la Corinna Negri de "Gli Occhi Del Cuore", Borghi uno spaventato attore alle prime armi, Acquaroli una copia del Samurai Amendoliano.

Sceneggiatura? Vogliamo parlarne?

Se nelle prime 2 stagioni la sceneggiatura non aveva retto, nella terza è andata in vacanza.



Pronto Stefano sei impegnato?

Eh si, tra Gomorra, ZeroZeroZero e i miei film hollywoodiani non ho tempo neppure di guardare l'ultima stagione di Game of Thrones.

Un consiglio: non guardarla. Lascia Westeros con dei bei ricordi.

Fa cosi pena l'ultimo atto? Benioff & Weiss l'hanno combinata cosi grossa?

Gli Occhi del Cuore sembrava. Lasciamo stare guarda. Senti, tornando a noi. Non è che troveresti un buco per portare a termine Suburra La Serie?

Suburra, Suburra...mi dice qualcosa.

Ma come? Quella serie simile a Gomorra ma senza grinta ed un convincente sottotesto sociale, tratta dall'omonimo film che tu avevi diretto. Ricordi?

Ah si, ora ricordo. Quella schifezzuola Netflix con zingari, samurai, cardinali che fanno sesso e criminali che giurano su Dio?

Si, esatto.

Dimmi pure. Ma non era finita?

Mmm...no, è proprio questo di cui volevo parlarti. So che sei impegnato ma dovremmo finirla, abbatterla, terminarla. La stagione 3 sarà l'ultima, cosi possiamo dire che abbiamo fatto una serie lunga 3 stagioni, chiusa da noi e non da Netflix, che parla di corruzione, Roma, criminalità. Roba che piace insomma.

Mi cogli un pò di sorpresa. E' che tra adattamenti di Saviano, Hollywood e tutto il resto non c'ho proprio tempo.

Senti Stefano, facciamo cosi. Ti faccio buttare giù qualche pagina dagli sceneggiatori. Te la mando via fax. Reclutiamo gli attori che sono ancora disponibili, quelli impegnati li ammazziamo dopo qualche minuto e regaliamo ai posteri altri 5-6 episodi di questa schife...di questa serie. Che ne dici?

Mi hai convinto. Gira tutto all'Excelsior Hotel, stanza 55. Ti faccio sapere quando giriamo. L'IBAN lo sai no? Non è cambiato da quello che avevi usato per Suburra 2.

Si, lo so. Sta senza pensieri.


Deve essere stato quello che si son detti Stefano Sollima e il direttore di produzione quando hanno "deciso" di terminare Suburra.

Il risultato si è visto.

Lacrime, sangue e amore.

Roma, Vaticano, Montecitorio.

Noia, Noia, Noia.

Scelte affrettate. Trama allentata. Colpi di scena come se piovesse. Personaggi raffazzonati. Dialoghi da dimenticare.

Suburra se ne va, senza sussulti, in punta di piedi.

Se un finale controverso può far storcere il naso, un finale senza mordente, senza un motivo per essere ricordato, mette davvero tanta tanta tristezza.

E' un pò quello che ci lascia Suburra, serie storica che non ha lasciato altro che cenere.


 

Trama: 4

Sviluppo Personaggi: 5

Complessità: 4

Originalità: 0

Profondità: 4

Cast: 8

Impatto sulla serialità contemporanea: 2

Componente Drama: 7

Componente Comedy: 2

Comparto tecnico: 5

Regia: 3

Intrattenimento: 5,5

Coinvolgimento emotivo: 5

Soundtrack: 2




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