C'è un passaggio alla fine di The Burning Mill, terzo episodio della seconda spettacolare stagione di House of The Dragon, in cui lo spettatore più sensibile e attento non può che perdere ogni speranza di una riconciliazione fra i Targaryen e, di conseguenza, di uno stop all'escalation che porterà ad una inevitabile danza dei draghi nei cieli di Westeros.
E' un passaggio chiave, che non cito qui in premessa per evitare gli spoiler che di consueto vi attendono dopo la prima immagine di ogni post, un passaggio in cui si rivangano le ultime parole di King Viserys, parole che noi spettatori conosciamo benissimo ma che Rhaenyra non conosce, suppone e suppone nel senso che ella ha sempre desiderato e conosciuto. L'unica ad averle ascoltate è proprio Alicent, moglie del morente Viserys, la quale in punto di morte udì frasi mozzate dalla fatica degli ultimi istanti di vita del sovrano e da quelle frasi incomplete e prive di un contest che invece Rhaenyra conosce bene, dedurrà una lettura che porterà agli eventi tragici che gli ultimi episodi hanno narrato.
Molto presto nessuno più si chiederà o si ricorderà del perchè questa guerra abbia avuto iniziò. Queste le parole che la saggia Rhaenys aveva detto a Rhaenyra poco prima.
Una drammatica saga degli equivoci che porterà a ritorsioni ed escalation senza fine.
Un giorno, quando tutto questo sarà finito, quando la dinastia dei Targaryen sarà finita, chi ricorderà davvero le ragioni per cui tutto questo abbia avuto inizio?
Qualcuno potrebbe dire che la causa risiederà in quella testa mozzata di un bambino.
Altri potrebbero affermare che fu la morte nei cieli di Luke Targaryen per mano di Aemond ed il suo enorme drago Vhagar.
Altri ancora potrebbero tornare ancora più indietro nel tempo affermando che se i figli di Rhaenyra, da bambini, non avessero offeso e cavato un occhio al piccolo Aemond, nessuna acredine sarebbe nata e quello scontro nei cieli non ci sarebbe mai stata.
E' buffo come proprio nell'episodio in cui Rhaenys fa questa carrellata, l'epilogo dell'episodio stesso ci regala una rivelazione, quella che non volevo spoilerarvi all'inizio, che tutto cambierà senza consentire ad anima viva di poter cambiare veramente qualcosa.
Ovviamente questa scelta non è ne buffa ne casuale come tutto quello che accade in House of The Dragon non è ne buffo ne casuale.
Il confronto fra le due regine amiche ora contendenti e nemiche è lacerante e malinconico e mette, l'una davanti all'altra, una amara, ineluttabile verità che acuisce i rimorsi ed il senso di impotenza.
Nessuna delle due ha torto. Nessuna delle due ha ragione.
La notte in cui Viserys morì nacque questa guerra che in tanti attendevano e che il fato consegnò nelle mani delle due fazioni oggi in contrapposizione
Quello che nessuno saprà è che le ragioni per cui tutto nacque affondano in un enorme malinteso, quello che vide Alicent credere che nelle parole arrancate del morente marito ci fosse un'investitura verso loro figlio Aemond e non verso Rhaenyra. Quello che, invece, un'incredula Rhaenyra capisce immediatamente durante il confronto con Alicent e quelle parole erano il frutto di una profezia, quella su Azor Ahai, contenuta nelle cronache del ghiaccio e del fuoco e di cui Rhaenyra tutto conosceva grazie al fatto che fu papà Viserys a tramandarle a lei quasi come un naturale passaggio di testimone da sovrano a sovrano. Ad Alicent allora mancava la chiave di interpretazione per leggere alla perfezione le parole del marito. Quella mancanza scatenò la prima battaglia, quella per il trono e per chi fosse l'erede legittimo. Lei sostenne, in buona fede, che fosse Aemond quando, in realtà, per Viserys era sempre stata Rhaenyra la prescelta.
Un malinteso.
Nulla più, ma un malinteso per cui sangue innocente sarebbe stato versato, uomini e draghi sarebbero caduti e mulini, ai confini del regno, sarebbero stati bruciati nel nome dell'uno o dell'altro erede legittimo al trono.
Voto 2x03: 8
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