Dopo Wolfe Like Me ci avrete preso gusto con le serie tv australiane?
Non vi spaventa un po di sana lentezza?
Volete espandere i vostri confini seriali?
Wakefield è una serie tv australiana, o meglio una miniserie, andata in onda nella primavera del 2021 e se proprio volete concedervi un giro nella terra dei Koala, dei boomerang e dei canguri, forse vi converrebbe partire da lì.
L'ho recuperata un po per caso e, ammetto sin da subito, non sono riuscito a completarla.
Mia pigrizia o mancanza di presupposti per farmi andare avanti?
Se vi va di scoprirlo scorrete subito oltre l'immagine del protagonista Nik e concedetevi 2 minuti in compagnia delle mie elucubrazioni.
Perchè vedere Wakefield?
Perchè non vederlo?
Me lo sono chiesto continuamente, anche durante la visione del pilot e di un paio di episodi successivi.
Alla fine, avendo scelto di abbandonarlo, credo di aver messo sulla bilancia pro e contro e di aver decretato che in giro c'è di meglio, molto di meglio, nonostante la serie australiana abbia tutte le carte in regola per essere omaggiata di qualche ora del nostro tempo.
Ed ecco che subito arriva il primo punto a sfavore dello show.
Il tempo.
A fronte di un'offerta seriale cosi magnificente come quella che abbiamo in questo periodo, quanto può essere "fruttuoso" un investimento di 8 ore in Wakefield?
Nello stesso tempo potreste recuperare le 3 stagioni di After Life, guardare una stagione e mezza de L'Amica Geniale, affondare gli artigli in Watchmen o in American Crime Story, tanto per fare qualche esempio.
Se devo comprare un biglietto per l'Australia e volare sin lì vorrei che il motivo sia più che valido. Lo sforzo richiesto da Wakefield deve valere il prezzo del biglietto. Non posso sperare in una serie buona ma devo cercare una serie ottima.
E quindi la sentenza, la mia personale sentenza, è che quelle 8 ore non valgono il prezzo del biglietto. Wakefield è un buon prodotto, veramente buono ma non è un prodotto di eccellenza, ergo, dopo avergli dato uno sguardo, meglio metterlo da parte, scrivere una simil recensione e andare avanti.
Ma di cosa tratta, esattamente, questo show?
E' una storia corale, ambientata all'interno di un reparto psichiatrico dove il protagonista, Nik, si prodiga incessantemente per provare a recuperare la mente e la vita di persone fragili e/o disturbate. Dalla donna vittima di abusi, all'uomo d'affari schiavo del lavoro, dal depresso, allo schizofrenico, dal malato immaginario al ragazzo che si crede invisibile. Le atmosfere sono di quelle alla "Qualcuno volò sul nido del cuculo", più attualizzate ed ovviamente meno iconiche.
Nik è il collante fra i pazienti ed i dipendenti, gli infermieri della casa di cura. E' lui a metterci la faccia, a metterci il cuore, a provare ad andare oltre la burocrazia.
Questo suo essere e sentire il proprio ruolo come una vocazione lo porta a vivere profondamente quella realtà, esponendosi a tutto il peso che ciò comporta o potrebbe comportare.
Il tema è bello, e fondamentalmente ci porta verso quella che è diventata sempre più una piaga dei nostri tempi. L'insofferenza al mondo che corre. L'incapacità di adattarci. L'alzare l'asticella costantemente. Il non godersi la vita. Tutte queste assunzioni portano ad un unica conseguenza: il crollo psicologico, in tutte le sue forme.
Su questo la serie è riuscita ad interrogarci degnamente, offrendoci uno spaccato di quella che potrebbe essere la vita di una persona "normale" che, per mille motivi, potrebbe finire per danneggiarsi o danneggiare gli altri, distrutto dal peso della vita impossibile alle quale molti di noi si sottopongono quotidianamente.
Scadenze, debiti, anaffettività, mancanza di controllo, mancanza di tempo libero, iperconnessione digitale e sconnessione umana. Se guardo Wakefield da questo punto di vista, non posso che consigliarvi di darle un'opportunità.
Quanto, però, la serie potrebbe essere in grado di approfondire questi temi? Quanto potrebbe davvero incidere?
Sarebbe bello poter rispondere con nettezza a queste domande ma non è possibile. La serie è troppo poco incisiva, forse perchè prova ad introdurre un elemento mistery che anzichè incrementare l'interesse finisce per generare confusione.
In definitiva, dunque, non sconsiglio Wakefield, non sentendomi sufficientemente confidente nel bocciarla e allo stesso tempo non volendo neppure farla passare per una gran serie.
Spero, però, di avervi offerto uno spunto utile affinchè possiate decidere autonomamente se procedere o no con la visione di una serie poco nota ma comunque papabile per un binge watching.
Senza pretese.
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